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Ciak si gira: la Puglia nei set cinematografici

Ciak si gira: la Puglia nei set cinematografici

La Puglia vista sul grande schermo

3, 2, 1, ciak, si gira! Dove? Puglia. L'irresistibile forma rettangolare, stretta e allungata di questa terra abbraccia da nord ovest fino a sud est sia dal Mar Adriatico che il Mar Ionio. I paesaggi brulli, le falesie, gli interminabili spazi collinari, questi sono tutti ingredienti suggestivi, per far della terra pugliese un meraviglioso set cinematografico. Tra il Salento e le zone garganiche, numerosi sono stati i film girati, creando scenari e narrazioni che solo il cinema e la sua quinta essenza può e sa dare. La settima arte, così è chiamato il cinema, ha la magia di racchiudere in un tempo definito emozioni, ricordi e storie. La Puglia negli ultimi anni è diventata terreno fertile per il cinema. Molti registi da ogni parte del mondo hanno catturato con l'occhio della camera ogni paesaggio, trasformandolo in un set cinematografico. Con il primo documentario muto del 1912 intitolato Manfredonia, Southern Italy dedicato alla città, s'iniziano a racchiudere su pellicola questi territori. Nel 1927 Louis Martini realizza il film muto L'intrusa. Una straniera a San Menaio filmando la provincia di Foggia, mentre pochi anni prima nella città di Lucera si girava “Maria... vieni a Marcello” di Jovine (dalle origini biografiche incerte) che narra dell'ambulante gobbo Marcello che vende pizze e foccace. Tra i pochi film muti girati nella regione potete vedere anche Idillio infranto. Film folkloristico pugliese del 1931 di Nello Mauri. Nella pellicola il Figlio dell'uomo (Ecce Homo) di Virgilio Sabel si riconoscono i territori di Peschici e Monte D'elio, nonché la spiaggia di Capojale. La Piazza del Popolo di Carpino si rende protagonista nel film la Legge (1959) con Gina Lollobrigida e Marcello Mastroianni; nella pellicola si rintracciano anche i meravigliosi scorci delle spiagge garganiche di Rodi e Peschici. Il regista inglese Ralph Thomas con Il sole scotta a Cipro cattura invece la città di Manfredonia e l'affascinante Monte Saraceno con la sua necropoli. La drammaticità delle condizioni di vita nel sud vengono documentate da Elio Piccon con l'Antimiracolo (1965) attraversando i territori di Lesina e San Nicandro Garganico. Anche il maestro Monicelli sbarca in Puglia con il Casanova'70 (1965) filmando Conversano e il suo Castello Marchione e arrivando fino a Turi, per poi attraversare la Masseria Carracciolo, Alberobello e Locorotondo. Pier Paolo Pasolini nel 1964 con l'opera il Vangelo secondo Matteo registra immagini drammatiche in bianco e nero con l'emozionante Manduria e Gioia del Colle. Dal 1996 arrivano le immagini dal Salento con il lavoro Pizzicata di Edoardo Winspear che riesce a toccare con ritmo di danza popolare identità e cultura, tradizioni e ambientazioni (Botrugno, Presicce, Depressa, Galatina), facendo ballare perfino lo spettatore. Lo stesso regista prima con Galantuomini (2008), poi con L'anima attesa (2013), e l'ultimissimo In grazia di Dio, abbraccia ancora il territorio salentino. Nel 1998 Davide Ferrario con I Figli di Annibali entra dentro l'anima pugliese catturando le bellezze di Ostuni e Leuca. Ben quattro volte la regista romana Cristina Comencini gira fra Trani e il Salento filmando Matrimoni (1998) prima, poi Li-berate i pesci! (2000), La bestia nel cuore (2005) e il suo ultimo Latin Lover, toccando anche le province di Lecce e Brindisi. l territorio diventa protagonista con Italian Sud Est siglato dal gruppo Fluid video crew. Perfino Ferzand Ozpetek si innamora del Salento girando prima Mine Vaganti (2010) e l'ultimissimo Allacciate le cinture, mentre il comico Checco Zalone arriva al grande pubblico con Che Bella Giornata nel 2011. Anche il bravissimo regista pugliese Sergio Rubini accende i primi riflettori proprio sulla sua terra con il capolavoro La stazione, il film si svolge interamente presso la stazione di San Marco in Lamis, conquistando perfino il nastro d'argento a Venezia nel 1991.

La nascita della Fondazione Apulia Film Commission

Eccezionale è l'elevato numero di produzioni cinematografiche che racconta la Puglia. Questo eccellente risultato è dato anche dalla recente nascita della  Fondazione Apulia Film Commission, che dal 2007 ha iniziato a commissionare attraverso fondi dedicati al cinema innumerevoli produzioni. L'esigenza da parte di questa nuova istituzione è stata quella di catturare la luce dei numerosi territori della regione pugliese trasformandoli in un centro d'immaginari e desideri. Anche molti Festival sono nati ultimamente esaltando l'arte del cinema e aprendo perfino una Mediateca regionale pugliese, nonché il Centro Studi, Formazione e ricerca sul cinema e l'audiovisivo, un  passo coraggioso verso i futuri cineasti e cittadini pugliesi.

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